Franco
cavallero

Il Gin Agricolo è espressione del suo territorio.

Indipendente, fiero, coraggioso, imprevedibile come un mare in tempesta e con il gusto per l’avventura, Franco Cavallero porta avanti il suo sogno: produrre un Gin che sia interamente frutto del territoriodel quale possa seguire l’intera filiera produttiva, utilizzando solo ingredienti freschi, botaniche selezionate e coltivate da lui personalmente a Chilometro zero.

Già proprietario dell’azienda vinicola Sant’Agata, nel 2011 apre ad Asti l’enoteca/cocktail bar: Il Cicchetto, un luogo, come dice lui, dove si viene per condividere esperienze.

La sua grande curiosità, la passione per il buon gin e per le serate tra amici, lo stimolano a plasmare un luogo in cui poter sperimentare alcune tra le migliori etichette di Gin. Nel suo locale se ne contano più di un centinaio.

un GIN piemontese

In Italia il mondo del Gin è ancora inesplorato e sottovalutato da molti. Franco Cavallero vorrebbe un Gin tutto piemontese, con peculiarità e gusto inconfondibile.

Il gin è una bevanda ottenuta dall’infusione di bacche di ginepro in alcol prodotto dalla distillazione di cereali (grano, orzo, frumento e segale), aromatizzato con piante e spezie, il gusto delle quali non deve mai prevaricare quello del ginepro.

Nel Gin moderno si tende a trovare una propria modalità espressiva, che rende unica ogni ricetta. L’Italia vanta una lunga tradizione di distillati al ginepro, visto, che questo arbusto sempreverde, tipico della fascia mediterranea, dall’aroma balsamico e pungente, si è diffuso sulle Alpi, sull’Appennino e in Sardegna.

I più antichi “gin italiani” appartengono alla tradizione piemontese e trentina, come si evince dai vecchi manuali di liquoristica di fine ‘800 di Antonio Rossi e Luigi Sala.

IL TERRITORIO:
UNA VARIABILE FONDAMENTALE

Franco Cavallero ha iniziato con tremila metri quadrati di appezzamenti per coltivare le botaniche più adatte a poter caratterizzare il suo Gin, fino ad arrivare a quattro ettari, aumentando di pari passo anche le specie di piante coltivate, che sono passate da 20 a 35 tipi.

Il territorio diventa una variabile fondamentale, l’altitudine (molto importante per una maggiore concentrazione del principio attivo), l’esposizione e il terreno diventano il fulcro della sua ricerca. Nel tempo si sono aggiunte alla ricetta piante officinali dalle caratteristiche terapeutiche, o aromatiche per conferire notevole complessità alla bevanda.

Il “Gin Agricolo” è un Gin con una ricetta unica, basata sull’utilizzo di varietà e quantità specifiche di componenti, interamente provenienti dal Piemonte, coltivate direttamente da Franco Cavallero e utilizzate fresche. Queste peculiarità rendono il prodotto “vivo”, potente, intenso e fortemente connotato.

Imbottigliamento ott.21

intervista a Franco Cavallero [PDF]